Un percorso inclusivo di benessere in montagna
La montagna che da sempre abbiamo imparato a conoscere ed a vivere attraverso l’alpinismo, l’escursionismo, l’arrampicata libera e più recentemente anche grazie al cicloesursionismo può diventare parte di un percorso di prevenzione, cura e riabilitazione per le persone portatrici di patologie o disabilità.
Il Club Alpino Italiano da tempo promuove la Montagnaterapia per avvicinare all’ambiente alpino e naturale, in genere, persone che si confrontano quotidianamente con problematiche apparentemente incompatibili con l’andare in montagna attraverso attività che abbinano la conoscenza dei luoghi montani e la capacità di accompagnamento dei propri volontari alle competenze socio-sanitarie-riabilitative degli operatori sanitari.
La sensazione di rilassatezza e di rigenerazione che si prova ogni qualvolta che si torna da un’escursione in montagna contribuisce al nostro benessere psico-fisico, soprattutto se vissuta in compagnia, ma non tutte le persone possono provarla perché impossibilitate a camminare autonomamente e in sicurezza. Lo scopo quindi della Montagnaterapia del CAI è aiutare chi è meno fortunato a trarre giovamento dalle attività escursionistiche e alpinistiche promuovendo una montagna “inclusiva”, attraverso le socie ed i soci che mettono a disposizione le proprie conoscenze ed esperienze alle persone in difficoltà.
La Nostra Sezione nell’autunno dell’anno 2022 ha organizzato due facili escursioni sulle colline di Farra di Soligo con gli utenti della Comunità Alloggio Estensiva “Casa Bianca” di Soligo e nel marzo del 2023 ha iniziato un progetto denominato “Camminare in compagnia” che ha coinvolto anche gli ospiti della Comunità Alloggio Base di Solighetto.
Il gruppo di Montagnaterapia nei mesi primaverili ha camminato sui sentieri della Piave tra il Passo Barca di Falzè di Piave e Sant’Anna, dell’Isola dei Morti e delle Fontane Bianche di Sernaglia mentre in estate le mete sono salite di quota e di difficoltà e finalmente è stato possibile raggiungere a luglio Malga Garda, dalla quale il panorama verso le Dolomiti è a dir poco spettacolare e ad agosto la Val Zemola, nel Parco Regionale delle Dolomiti Friulane, dove abbiamo visitato il Parco Geo-Paleotologico “Cava Buscada” e passato un momento di convivialità nel vicino rifugio escursionistico.
Nel mese di ottobre invece abbiamo visitato, presso la Nostra nuova sede, la mostra “Senza Posa” dedicata a Mario Fantin, che nel 1954 riprese la spedizione del CAI sul K2 ed infine a dicembre il cammino si è concluso percorrendo le stradine di Mura di Cison di Valmarino alla scoperta dei numerosi presepi.
Il progetto continuerà anche il prossimo anno e sarà arricchito con nuove escursioni ed esperienze.
Un sincero ringraziamento va alle socie e ai soci che hanno donato il loro prezioso tempo per questo progetto che la Nostra Sezione ha fin dall’inizio sostenuto con convinzione ed impegno.
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